Il Bosco delle Tartarughe di Paolo Abbati
da un campo agricolo ad una foresta
“La natura se la si lascia libera di crescere non è simmetrica”.
È stata questa la ragione per cui Paolo Abbati, veterinario, ha scelto di non attingere a nessun tipo di finanziamento quando al tempo ha deciso di realizzare nel suo ettaro di terreno un bosco, .
“Volevano che mettessi gli alberi in fila. Hai mai visto un bosco con gli alberi tutti in fila?”
“Ho fatto tutto in economia”, dice.
In 30 anni ha ricreato un habitat per animali selvatici, spesso la forestale gli porta scoiattoli o cerbiatti giunti a valle seguendo il letto di un fiume.
“Ho messo piante che dessero cibo agli animali” dice indicando alcune nocciole cadute.
“È stato impegnativo solo i primi due anni, poi una volta che le piante hanno messo radici, il bosco è partito da sé.”